RSS

Archivio mensile:dicembre 2014

Cognomen Omen : Una Tragedia In Due Atti

Cognomen Omen : Una Tragedia In Due Atti

10502340_10153612633928504_6262079890259302594_n

Atto Primo

Durante la routine dell’invio mail e controllo dati degli ospiti in arrivo, mi accorgo che una mail è tornata indietro, mi viene in mente che forse ho scritto male , richiamo la prenotazione , faccio copia e incolla , e rimando la mail.
Tre secondi dopo torna indietro, indirizzo non esistente….vado sulla pagina della prenotazione, ok cofanetto spilorcio, vedo il cognome ed arriva il classico brividino dietro la schiena che preannuncia problemi, il cognome è Di Coccio. Recupero il cellulare e chiamo:
“Buongiorno sono Luca della XXXXXXXXXXXXXX , cercavo il sig.Di Coccio, ho dei problemi a contattarlo via mail…riguarda la prenotazione che avete fatto con il cofanetto spilorcio…”
“io sono la signora Marilerda Di Coccio, se vuole parlare con mio marito perché ha chiamato me? E comunque a noi della prenotazione che abbiamo fatto non è arrivato nulla , pensavamo che non ci fosse posto”
“Semplicemente perché è il suo numero che compare sulla prenotazione , e molto probabilmente non vi è arrivato nulla perché suo marito ha sbagliato ad inserire i dati della mail….non posso parlare con lui.
“Guardi che mio marito ERODE è un genio del “computere “ e non è possibile che si sia sbagliato, comunque visto che ci siamo le volevo fare delle “ddomande….

Da li sono partite le richieste più ridicole che mi sono trovato a sentire in un anno che lavoro qui alla guesthouse, se dovevano portarsi le “lenzuole”, il sapone, lo shampoo, le federe, i cuscini, il “coso per asciugare i capelli” e così via insomma tutte le cose che normalmente si trovano già nella camera , l’unica risposta negativa sono state “le calzette” e le ciabatte, quelle se le dovevano portare da casa.
Comunque il marito non arriva nel frattempo , chiedo alla signora Marilerda se può fornirmi una mail alternativa dove mandare la copia della prenotazione e la richiesta dei dati e mi da la sua di mail , memorizzo e spedisco pochi secondi dopo e fortunatamente la mail non torna indietro.
Arriva l’ultimo check-in della giornata e finalmente verso le 18.00 chiudo il desk ed esco per tornare a casa , nel tragitto incontro un amico che non vedo da tanto tempo e ci fermiamo un attimo al bar per un caffè e due chiacchiere.
Squilla il telefono di lavoro, era Erode il signor Di Coccio…(metto il cell in viva voce)
“Salve sono Eroe Di Coccio so che mi ha cercato…”
“Si signor Di Coccio buona sera , l’ho cercata perché ho avuto dei problemi a mandarle delle mail con la richiesta dei dati della prenotazione del cofanetto spilorcio…”
“…e infatti non ho ricevuto nulla credevo che non ci fosse posto”
Arrivato a quel punto gli leggo l’indirizzo mail legato alla prenotazione
ed indovinate la risposta………..
“Mi sa che ha ragione perché il quell’account di posta elettronica lo devo ancora aprire”
E meno male che era un genio del “computere”
“ Comunque ho già risolto ed ho mandato la mail all’indirizzo che mi ha fornito sua moglie”
“…………….mi dice l’indirizzo di posta elettronica di mia moglie?”
Il mio amico che aveva sentito tutto sputa a raffica il caffè che stava bevendo e atterra sotto il tavolo tramortito dalle risate.
“Mi scusi signor Di Coccio ma io in questo momento non sono al desk e non mi ricordo a memoria l’indirizzo mail di sua moglie forse fa prima a chiederlo a lei….”
“…ah va bene”
In realtà me lo ricordavo perché era LaMeravigliosaMarilerda@XXXXX.com ma in quel momento se lo avessi detto avrei dato il colpo di grazia al mio amico che si doveva ancora riprendere, gliel’ho detto dopo solo quando ha finito il caffè.

Atto Secondo

Finalmente arrivano , danno un orario di arrivo che naturalmente non rispettano e si presentano due ore prima , quando l’ospite precedente doveva ancora fare il check-out, gli spiego la situazione e si innervosiscono , comunque fanno tante di quelle domande che il normale check-in di una mezz’oretta diventa di due ore, infatti nel frattempo non solo l’altro ospite fa il check-out, addirittura la signora delle pulizie fa in tempo a fare la loro stanza e tutte le altre della guesthouse , cucine e bagni compresi, finalmente li porto in camera e l’ultima spiegazione riguarda le chiavi, la cosa più semplice ma che a lei ho dovuto dire per ben tre volte
I mazzo è composto da tre chiavi, due dalla testa tonda che riguardano l’esterno, portone frontale e porta intermedia, una con la testa quadrata che apre sia la porta della guesthouse sia la porta della loro camera, ma lei non ci arriva, passo alla versione semplificata, chiave grande, portone grande, chiave piccola, porta piccola, chiave quadrata portoncino e porta camera…niente da fare, quindi li prendo e con un mazzo di chiavi faccio vedere materialmente come si usano su ogni porta. Finalmente lei sembra vedere la luce….sembra.

Arriva finalmente il check-out lei mi consegna un mazzo di chiavi e vedo una chiave spezzata, quella della porta intermedia , lei si mette la mano in tasca e mi mette il resto della chiave sul desk.
“Mi scusi ma ieri sera quando sono rientrata e sono arrivata al portoncino siccome ho trovato le altre porte aperte mi sono scordata come si usano le chiavi e così le ho provate tutte ed una mi è rimasta in mano, sa l’ho messa dentro e ho visto che girava ma poi quando ho visto che si stava spezzando l’ho tirata fuori e mi si è finita di spezzare in mano…Cognomen Omen.

PS la signora delle pulizie ha avuto un attacco di panico quando è entrata nella stanza dopo il chek-out mi ha chiesto se avevamo una tuta sterile antibatteriologica ed un sacco per i rifiuti pericolosi…

 
4 commenti

Pubblicato da su 12/03/2014 in Clienti Fetenti, Tourist Editions