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Archivio mensile:gennaio 2014

Una Bionda In Farmacia

Una Bionda In Farmacia
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Un paio di giorni fa mi sono scordato di comperare dei medicinali per cui domenica mattina appena sveglio faccio una ricerchina su internet per la farmacia aperta più vicina, scopro la più vicina di turno è letteralmente in culonia, ma fortunatamente ho la 24h a 15 minuti a piedi da dove vivo, esco mi faccio una passeggiata ed arrivo in farmacia.
In fila prima di me solo due donne , una bionda sui trenta che sta parlando al farmacista ed una signora mora di mezza età, la bionda tramortisce il farmacista con una bordata di domande idiote su uno sciroppo per la tosse da dare a un bambino di 4 anni . Cose assurde senza capo ne coda ,io e la signora ci siamo guardati allibiti per tutto il tempo …come si fa ad essere così stupidi….cioè se avesse fatto delle domande del tipo:
“ma lo sciroppo è pericoloso per un bambino di 4 anni? “
“se posso variare le dosi ci sono pericoli?”
potevo anche capirlo ma non le cose che gli ha chiesto, come
la dose unica giornaliera, che il bambino è pestifero e io lavoro di meno
il colore che senno al bimbo non piace,
che gusti ci sono disponibili,
che tipo di cucchiaio ci vuole perché lei i cucchiai da te non li usa perché da lei si prende il caffè….
ed il tutto per la bellezza di più di 20 minuti…
all’ultima domanda il farmacista non c’è la fa più e scoppia a ridere come uno scemo,
-” …mi scusi ma mi dia uno sciroppo della tosse che sia anche calmante che posso dargliene solo un cucchiaio al giorno e metterlo davanti alla tv , non quelli che mi ha proposto che glieli devo dare un po’ ogni tanto… –
(ridendo ormai a crepapelle) –
“Signora le posologie non si s’inventano e guardi che non può dare dei medicinali in maniera diversa da quella corretta è pericoloso !”.
…e lei spara l’ultima:
“…e poi che ci faccio se mi avanza?” –
io in quel momento mi sono guardato con la signora mora e stavamo per rispondere ma ci ha fregato il farmacista sul tempo
-” ….ci può fare le lavande vaginali signora, il mentolo è perfetto anche per quello…!!! ”

 
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Pubblicato da su 01/20/2014 in Mica solo a me, Mononeuroniche

 

Off Topic(a) – Disavventure in libreria

Off Topic(a) – Disavventure in libreria

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Diciamo subito off-topica ma mica poi tanto, io in libreria ammetto che ci passo parecchio tempo, come è anche vero che compero diverse cose anche online ma semplicemente perché molte delle cose che leggo non si trovano nelle librerie “normali”, si confermo che esistono o meglio esistevano anche le librerie “anormali”, quelle dove i commessi non ti guardano dall’alto in basso per quello che leggi, dove avevano i libri che non si trovavano facilmente nelle altre librerie e la Feltrinelli International era una di quelle. Io sono sempre stato un fan di Stephen King , in tempi non sospetti, ho cominciato con Carrie a dieci anni e non ho più smesso, quando non era ancora lo Stephen King di oggi che ogni suo libro era un evento c’erano dei titoli come ad esempio Different Season e Danse Macabre che da noi sono arrivati con un ritardo di parecchi anni, la Feltrinelli International invece li aveva già tra i suoi scaffali. Ed il personale era fantastico…sul serio.
Quindi vedere oggi come è ridotta mi piange il cuore, io ammetto che era meno di un anno che non ci andavo ma mi ha fatto un brutto effetto, comunque sono andato perché cercavo l’ultimo libro di Joe Hill il figlio di Stephen King per fare un regalo , un libro che si chiama NOS4A2 , cioè NOSFERATU, in America è andato ai livelli dei libri del padre, da noi hanno provato ma la Sperling si è arresa al terzo libro almeno in Italia, comunque ci speravo di trovarlo almeno al 50%, ma come si suol dire , Come Non Detto.

Entro in libreria, lo spazio dei libri in lingua inglese è ridotto ai minimi termini, niente più riviste in lingua e ma una marea di libri italiani, do comunque un occhiata alla lettera H, nulla però trovo un libro di Tess Gerritsen che mi colpisce, li ho letti tutti ma questo titolo apparentemente no, leggo la trama e mi sembra familiare, do un occhiata all’anno di produzione ed infatti è di una decina di anni fa, è una ristampa inglese in una collana dove hanno cambiato i titoli di tutti i suoi libri, così tanto per far confusione, lo metto a posto con una faccia abbastanza perplessa perché il il commesso mi si avvicini e mi dica:
“Questa è una libreria con dei titoli in lingua straniera…”e me lo dice quasi ridendo…
Il primo impulso è stato quello di uscire dalla libreria mandandolo a fare in culo, ma molto probabilmente gli avrei fatto un gran favore per cui mi sono limitato ad un educato:
“ Si lo so , una volta era anche una bella libreria con del personale veramente in gamba…una volta …comunque stavo cercando l’ultimo libro di Joe Hill…”
“….ah è chi è?”
“…il figlio di Stephen King,”
“Ah….comunque non so chi sia in ogni caso rivolgiti alla mia collega nella stanza accanto che sa usare il computer , se esiste lei te lo fa sapere…”
“Per esistere esiste , ne ho una copia a casa ma me ne serve un’altra per un regalo…”
“Prova dalla mia collega”
Vado nell’altra stanza la collega è al telefono che litiga con una cliente, stanno litigando per una lista di libri che la commessa non trova sul computer, ad un certo punto dall’altra parte del telefono le fanno capire che il motivo per cui non la trova sul computer è perché le è stata inviata via fax, ed in quel momento la commessa se ne esce con un “Madonna santa ma quanto è antiquata, addirittura via fax…” e capisco che neanche con lei sarà facile. Rimane al telefono un altro quarto d’ora, ha trovato la lista e a malincuore dice alla cliente che i libri della lista li hanno già li in negozio.
Finalmente è il mio turno
Gli ripeto quello che ho detto al suo collega e al momento del titolo gli prende un attacco di panico…
“come scusa?”
“il libro si chiama NOS4A2, ma si legge “nosferatu”
“ah….ma quindi se io scrivo nel programma Nosferatu lui me lo trova così?”
“….questo non lo so perché non conosco che programma usate in libreria e non dovrebbe essere una mia prerogativa il fatto di conoscerlo…”
“ah…vabbè… aridimme lo scrittore va che ci provo cor nome.”
E lo trova al settimo tentativo e mi dice che una cosa del genere non l’hanno mai tenuta, troppo di nicchia.
Ok vallo a dire tu agli americani che è un titolo talmente di nicchia che lo hanno tenuto in classifica del New York Times per svariati mesi e che quindi ha venduto quanto un libro del padre…
A poche traverse da Feltrinelli c’è Ibs (una volta MelBookstore) la sezione libri in lingua è decisamente minore ma tenuta molto meglio, parlo con la commessa che la gestisce, non solo conosce il libro ma lo hanno terminato sotto natale. Come giustamente tutti i libri di nicchia, comunque trovo quello che sperò sarà un valido sostituto. Feltrinelli International…..a mai più nella vita.

 
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Pubblicato da su 01/18/2014 in Off-topic(a)

 

Quando in vacanza la tua faccia comincia a somigliare alla foto del passaporto, è ora di tornare a casa, possibilmente di corsa e senza rompere…

Quando in vacanza la tua faccia comincia a somigliare alla foto del passaporto, è ora di tornare a casa, possibilmente di corsa e senza rompere…

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Il titolo di questo post è un omaggio ad una delle mie scrittrici preferite, Erma Bombeck che si trovo a scrivere un libro sulle sue vacanze ma osservando anche i comportamenti beceri delle altre coppie, e mi chiedevo che cosa avrebbe fatto al posto mio se avesse visto la coppia di cui vi parlerò, la risposta è molto semplice, avrebbe scritto.
C’è gente che non si dovrebbe muovere da casa, se vai in vacanza per rompere le scatole la cosa migliore per tutti e che tu non ti muova da casa tua, i due in questione provengono da una nazione che normalmente mi sta sulle scatole, anche se a dire il vero qui alla Guesthouse fino a questi due i turisti provenienti da siffatta nazioni sono stati estremamente carini e simpatici facendomi quasi cambiare idea,
La coppia in questione purtroppo ha cominciato a rompere già prima di arrivare da noi, normalmente contattiamo i clienti per sapere l’orario di arrivo, principalmente per organizzarci ed evitare di fare un turno di 11/12 ore qui al desk, con la prima mail circa cinque giorni prima del loro arrivo avvisano che sarebbero arrivati alle 14, ok poco male, poi due giorni dopo cambiano idea e segnalano le 17 come orario, e già me le fanno girare un pochino, il giorno del loro arrivo fanno chiamare dal portiere del loro precedente albergo per dire che non sanno a che ora arriveranno perché una volta arrivati a Roma si faranno un giro per la città…ed in quel momento mi giravano così vorticosamente che stavo per far volare in aria il desk…chiedo gentilmente di passarmeli al telefono e scopro con raccapriccio che avevano lasciato istruzioni al portiere di avvisarmi solo due ore dopo la loro partenza in modo da essere irreperibili.
Quando arrivano qui a Roma piove quindi si precipitano da noi, arrivano mentre sto facendo un altro check in a due ragazzi italiani , estremamente simpatici e carini tra le altre cose, e passano avanti ai due italiani come se niente fosse, i due italiani li guardano e capiscono subito il loro alto grado di stronzaggine e li fanno passare avanti, lei aveva la faccia che sembrava perennemente in sindrome premestruale e lui era l’anello mancante tra l’uomo e la scimmia, mi è sembrato che lui sorridesse all’epoca ma ora come ora sono più portato a pensare che fosse una semi-paresi od un rictus, o forse molto più semplicemente per sopportare lei era sotto psicofarmaci.
Una delle comiche è che lei dice di non parlare una parola di inglese e di non capirlo, io non parlo la sua lingua ma la capisco, quando le faccio una domanda a tradimento mi risponde si nella sua lingua , quindi l’inglese lo capisce eccome, il giorno dopo cominciano le lamentele, sul box doccia che è vecchio, che in realtà è stato cambiato meno di due mesi fa quando siamo stati chiusi una settimana per fare dei lavori, e poi dice che si è improvvisamente otturato, e li io guardo il marito che veramente soffre di ipertricosi, ok le dico che non ci sono problemi avrei risolto il tutto in mattinata,
Quando la ragazza che fa le pulizie entra nella loro camera e si accinge a rifare il letto mi chiama disperata, mi indica le lenzuola, non so se avete presente un gatto nero che perde peli su un divano bianco, moltiplicatelo per mille e siete vicini al risultato, non rimane altro che infilarsi un paio di guanti e procedere all’incenerimento diretto della biancheria, nella doccia sono stato costretto ad usare il disgorgante all’acido solforico. Comunque le loro lamentele sono continuate per tutto il soggiorno, il picco è stato raggiunto quando lei si è lamentata della eccessiva luminosità della stanza, e naturalmente hanno chiesto uno sconto sul prezzo della stanza per il loro disagio, che altrettanto naturalmente è stato rifiutato e si sono vendicati lasciandoci una recensione bassa.

 
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Pubblicato da su 01/08/2014 in Clienti Fetenti, Tourist Editions